La transizione ecologica è tra le più urgenti prerogative internazionali e si configura come l’obiettivo che bisogna necessariamente raggiungere per arrivare ad una riduzione dei livelli d’inquinamento e ad un conseguente rallentamento dei cambiamenti climatici.
La maggior parte delle attività umane provoca danni ambientali rilevanti e il sistema portuale, in quest’ottica, non fa eccezione. Sono due le più grandi problematiche legate a questo settore. Da un lato, benché sia il centro nevralgico delle attività legate all’economia marittima dell’Italia, e strumento imprescindibile per gli scambi commerciali e la circolazione di merci e persone, il sistema di trasporto marittimo genera una quota elevata di emissioni di gas a effetto serra. A ciò si aggiunge l’ingombrante presenza dei porti che, inseriti spesso in contesti densamente abitati, generano problematiche come: l’inquinamento prodotto dalle imbarcazioni e dalle navi ferme in banchina, rumore e vibrazioni prodotti dalle attività nell’area portuale e dalla movimentazione delle merci.
Le key words da evidenziare in tale prospettiva di transizione ecologica, necessaria anche a livello portuale, sono:
- Cold ironing;
- Decarbonizzazione del trasporto marittimo;
- Corridoi “green”;
- Elettrificazione del trasporto marittimo.
LE ATTUALI SOLUZIONI PER DIMINUIRE E ABBATTERE LE EMISSIONI INQUINANTI
Le tecnologie che possono essere attualmente già utilizzate per la decarbonizzazione del trasporto marittimo sono prevalentemente:
- Gas Naturale Liquefatto (GNL): attraverso l’aumento dell’utilizzo dei motori GNL che si basano su una tecnologia utile per mitigare parte delle emissioni inquinanti sia durante la sosta nel porto sia durante la navigazione;
- Batterie ed elettrificazione dei traghetti: l’utilizzo delle batterie per alimentare i motori elettrici delle navi è ancora agli albori ma ci sono grandi aspettative tecnologiche al riguardo. L’elettrificazione dei traghetti è, invece, già una realtà che però coinvolge un numero di traghetti molto ridotto e che permette solo viaggi a breve distanza;
- Idrogeno: l’aspetto positivo dell’idrogeno è la sua caratteristica di combustibile che non produce emissioni inquinanti al momento dell’utilizzo. Il suo aspetto negativo, però, è la sua produzione. La maggior parte dell’idrogeno è oggi prodotto attraverso un processo industriale intensivo. L’auspicio, dunque, è quello di implementare la produzione di idrogeno green;
- Ammoniaca: a tutti gli effetti uno dei combustibili con le più basse emissioni che però presenta un elevato tasso di tossicità tale da richiedere una accurata gestione;
- Cold ironing: costituisce una soluzione tecnologica particolarmente valida per ridurre le emissioni inquinanti delle imbarcazioni in porto.
INVESTIRE NEL COLD IRONING
Il cold ironing è una soluzione che consente, attraverso l’insieme di tecnologie verificate, di fornire energia alle imbarcazioni durante la sosta in porto tramite una connessione elettrica alla terra ferma. Tale sistema consiste nel collegare la nave alla banchina per mezzo di un cavo elettrico, paragonabile ad una prolunga proveniente da terra, al fine di fornire all’imbarcazione l’energia elettrica necessaria e permettere l’arresto dei motori di bordo. In questo modo possono proseguire le operazioni di carico/scarico della nave ed il mantenimento di tutti i servizi per i passeggeri, nonostante l’unità si trovi in ormeggio a motori spenti.
Il progressivo utilizzo della tecnologia di cold ironing è uno step importante per arrivare all’elettrificazione delle banchine. Il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento acustico sono effetti positivi del cold ironing che non riguardano solamente il porto ma anche le zone portuali circostanti che interessano i cittadini.
ELEMENTI FONDAMENTALI DEL COLD IRONING
La componente fondamentale per la fornitura del servizio di cold ironing è l’infrastruttura di terra e gli elementi chiave di questa tecnologia sono:
- Sottostazione principale: che collega il porto alla rete elettrica nazionale;
- Convertitore di frequenza: per offrire livelli di frequenza di 50 o 60 Hz;
- Trasformatore: per adattare la tensione alle necessità di potenza di diverse imbarcazioni;
- Apparecchiature di connessione e di interfaccia: flessibili per le diverse navi da servire, che consentono la trasmissione di energia elettrica da terra alla nave.
L’IMPEGNO DI GETRA
Il Gruppo Getra è da sempre attento alle tematiche di sostenibilità ambientale e smart mobility. A partire dal rapporto elaborato da Enel X e Legambiente che sottolinea la necessità di promuovere la transizione ecologica e tecnologica, emerge l’esigenza di investire nel ripensamento del sistema portuale.
“Lo sviluppo passa per il porto” sostiene Marco Zigon, presidente di Getra e della Matching Energies Foundation, che vede nel porto di Napoli un importante punto di partenza per ridisegnare il destino dell’area metropolitana utilizzando le risorse del PNRR e sostenendo un Sud più connesso e sostenibile. “Ritengo che il porto di Napoli offra un significativo esempio della sfida che ci attende. È uno dei più importanti d’Europa, occupa circa un terzo della linea di costa della città, ed è uno dei principali asset economici della regione. Per le imprese del Sud, in particolare per quelle che operano nei mercati globali, il suo sistema logistico è un ineludibile fattore di consolidamento della competitività nonché un asset del territorio quanto a capacità di attrarre nuovi investimenti”, aggiunge Marco Zigon.
Il suggerimento, dunque, è proprio quello di iniziare a investire nell’utilizzo di tecnologie green come il cold ironing. Riuscire a elaborare e realizzare progetti riguardanti il sistema portuale in tempi brevi è assolutamente necessario nell’ottica dei fondi del PNRR che premia le ricerche finalizzate alla transizione ecologica e alla mobilità ambientale. E Napoli e la Campania presentano sul proprio territorio numerose Università e centri di ricerca che hanno tutte le qualità per sviluppare progetti con l’obiettivo di ridurre le emissioni dei motori nei porti.
Il Gruppo Getra non esclude la possibilità di impegnarsi nella realizzazione di apparecchiature utili ad attivare e utilizzare la tecnologia cold ironing e si schiera al fianco di chi supporta la transizione ecologica.
(Fonte: Rapporto elaborato da Enel X e Legambiente)